mercoledì 23 febbraio 2011

Una donna con gli attributi


Mangiauomini è il soprannome che mi hanno affibbiato quei simpaticoni dei miei colleghi dell’istituto d’informatica, non hanno tutti i torti dal momento che la mia vita sentimentale sembra essere più ingarbugliata di un labirinto, ciò non toglie che loro, i miei colleghi, restino degli sfigati bavosi che non hanno abbastanza fegato per portarmi a letto. Il mio matrimonio è stato un perfetto fallimento, così perfetto da sembrare un piano abilmente orchestrato da un genio del crimine. Tempo perso. Avrei preferito dedicarmi ancor maggiormente al mio lavoro ed alla cura del mio corpo, se avessi fatto questo adesso i miei quarantaquattro anni, che sembrano trentaquattro, sarebbero sembrati al massimo trenta. La storia non è cambiata con Giovanni, è il mio fidanzato da poco meno di un mese e già lo cornifico con Alfonso, un mio alunno di ventisei anni. Mangiauomini me lo merito sul serio. Molto meglio Alfonso, molto meglio di chiunque altro, se non fosse che ha la capacità di apprendimento di un primate. Tra poco dovrebbe venire qui al Bruno’s Bar. Adoro questo posto, soprattutto perchè appena entro, Bruno sa già che dovrà mettere il disco di Etta James “At Last”, mi rilassa.
Eccolo che arriva:
- Ciao Susie!
- Il tuo tentativo di portarmi all’acquario la scorsa volta è stato pietoso.
- Anch’io ti amo Susie. Ciao Bru! Che cosa sta bevendo la signora?
Tutto il personale del locale è vestito da pantegana, tranne Bruno che è vestito da telegatto e dà un colpo di straccio al bancone prima di rispondere ad Alfonso:
- Dell’ottimo Sauvignon di Rondover!
- Ma una volta tanto non puoi vestirti in modo normale?
- No. Mi serve per ricordare ai miei uomini chi porta i pantaloni qui dentro.
Io resto zitta ad osservare la scena finchè Alfonso decide di ritornare su di me:
- Cosa fai mi sbagli la scelta del vino?
- Cosa?
- Una donna come te dovrebbe sapere che il Sauvignon si accompagna al pesce marinato, all’astice e all’aragosta. Tu invece te lo stai trangugiando con le Cicci Polenta.
- Fottiti.
- Sono la tua dannazione.
- Odio gli uomini dannati.
- E io le donne d’annata, ma per sta volta farò un’eccezione.
- Sta zitto e baciami idiota!

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